Purgatorio: Un argomento dimenticato

In passato si sentiva spesso parlare dal pulpito di “novissimi”. Ora se ne parla sempre meno. Si sente parlare di problemi sociali, politici, economici, ma non più dei problemi fondamentali dell’esistenza umana, come sono appunto i “novissimi”.

Forse, senza volere, siamo scivolati nel materialismo e nell’ateismo pratico. E avvenuto al nostro Cristianesimo quel che avviene alle capanne africane: le tèrmiti ne rodono i pali di sostegno, lasciando pressoché intatto l’esterno. Basta un colpo di vento per farle crollare.

Certe concezioni filosofiche, che sono in netto contrasto con la Fede Cattolica, la Sacra Scrittura, la Tradizione e l’insegnamento della Chiesa, come l’evoluzionismo, l’immanentismo, ecc. sono le termiti che hanno roso il midollo della nostra Fede. Pensiamo solo alle cose di questo mondo: il benessere materiale, la giustizia sociale, il problema dei poveri, degli emarginati, degli immigrati, e dimentichiamo alcune cose essenziali della nostra Fede, come, per esempio, che siamo su questa terra di passaggio.

Quando viene a mancare la fede, si ritorna al paganesimo e alle superstizioni. Si diventa schiavi delle ideologie filosofiche, politiche e delle sette religiose; si perde la fiducia nella Chiesa e negli uomini che la rappresentano, i quali, buoni o cattivi che siano, non agiscono per conto loro, ma a nome di Cristo e a Lui dovranno un giorno rendere conto; si ricorre ai maghi, ai cartomanti, ai fattucchieri, che ci spillano quattrini fino all’ultimo centesimo e ci lasciano più ammalati, confusi, angosciati di prima.

Quando si trascura la confessione, invece che dal sacerdote, si va dallo psichiatra, dallo psicoanalista e intanto diventiamo sempre più nevrotici, irritabili, ansiosi.

Tutto questo succede quando non mettiamo Dio al primo posto nella nostra vita.

Dicevamo che in passato si sentiva spesso parlare di “novissimi”

“Novissimus” in latino significa “ultimo”. I “novissimi” sono appunto gli ultimi avvenimenti dell’esistenza umana sulla terra, cioè la Morte, il Giudizio, l’Inferno e il Paradiso. Tra il Giudizio e il Paradiso la Chiesa Cattolica da sempre ha creduto che vi sia anche uno stato ultraterreno intermedio in cui le anime di coloro che sono morti in grazia di Dio, ma non del tutto preparati, espiano e si purificano prima di salire in Cielo.

In altre parole, Dio ha creato l’uomo per amore, perché sia eternamente felice con Lui e l’uomo dovrebbe corrispondere a questo amore, ringraziandolo a sua volta e amando le creature, soprattutto gli uomini suoi fratelli per amore di Dio. Invece il peccato lo ha reso egoista, come se fosse lui al centro di tutto.

Le creature dovrebbero aiutarlo a orientarsi verso Dio, invece, diventano un ostacolo al raggiungimento del fine per cui è stato creato.

Se questo ostacolo porta ad un rifiuto totale di Dio in favore delle creature, porta alla dannazione eterna; se si tratta di un rifiuto parziale e si muore senza avere pagato il proprio debito, il Purgatorio ci purifica.

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