Il Purgatorio nel Nuovo Testamento

Nei Vangeli vengono riportate affermazioni di Gesù, esplicite o formulate con parabole, che gettano una luce definitiva su quello che è il destino ultraterreno dell’uomo; alcune possono essere interpretate in armonia con il passo citato dal Secondo libro dei Maccabei. Anzitutto:

1. Gesù afferma ben chiaro che l’anima è immortale, e che sopravvive al corpo:

“Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna…”. (Mt 10,28)

2. Per quanto riguarda un luogo, o stato di purificazione, Gesù dice in una parabola:

“Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario, mentre sei con lui per via, perché l‘avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità, ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!“. (Mt 5,25s)

‘ è colui col quale noi abbiamo debiti di qualsiasi genere. La “via“ è la vita presente. La “prigione” è il luogo dove noi “pagheremo fino all‘ultimo spicciolo“. Padri latini e greci hanno visto in questa analogia una chiara allusione a un luogo, o stato di purificazione prima della gloria finale, che fu poi chiamato Purgatorio.

3. Gesù ha anche detto: “Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro” (Mt12,31s)

Da questa affermazione i Santi Padri hanno concluso che ci sono certi peccati che possono essere purificati nella vita futura, dopo la morte, cioè in Purgatorio.

4. Altro passo importante è quello contenuto nella prima Lettera di San Paolo ai Corinzi:

“Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Cristo Gesù. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l‘opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si man col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno “.(1 Cor3, 11-13)

In questo passo l’apostolo san Paolo sembra affermare che, se siamo difettosi nel nostro operare, tutte le impurità verranno bruciate in uno stato, o luogo che noi chiamiamo Purgatorio.

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